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16 Settembre 2018

Per tre volte giro e mi volto

al corso del Campo che curva. 

Ed urlo il cavallo, il ferro che orma sul tufo, 

e inseguo della natia Contrada i colori, 

e spingo il fantino, il respiro sospeso...

Infine d'intorno, il mio volto rappreso

ricerco negli occhi del mio vessillo il sostegno.



Sarà gioia o sconforto

e giammai compromesso

d'imporsi all'ignoto destino lo sforzo.

 

Settembre 2018

C’è un posto
su quel nulla
per chi fugge
dalla guerra

E’ azzurro
come cielo,
è duro
come terra

Del viaggio
son compagne
la paura
e la speranza

E’ la vita
che qui urla
sulle onde
la sua danza

"Abbiamo solo i muri":
li alziamo per difenderci
dal pericolo di perderci
nella libertà dell'anima.

E quando disegniamo
graffiti e forme anonime
per tentare di allargare
lo spazio per i sogni

sono urla, grido e pianto
dei bisogni non espressi
sono lacrime sgargianti
le macchie di colore!


C'abbiamo solo i muri
a dividere i sogni
scomposti segni
di umana incoerenza.

Creiamo prigioni
di bisogni effimeri
capaci però
di legarci l'anima.

E nulla può
renderci liberi
i muri che alziamo
sono inscalfibili.

 

La fotografia non è solo impressione di immagini su un supporto digitale o su carta. Non è solo tecnica e meccanica.
"Siamo fatti della tesssa sostanza dei sogni". Per questo desidero che le mie fotografie narrino ricordi ed emozioni.

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