Per tre volte giro e mi volto
al corso del Campo che curva.
Ed urlo il cavallo, il ferro che orma sul tufo,
e inseguo della natia Contrada i colori,
e spingo il fantino, il respiro sospeso...
Infine d'intorno, il mio volto rappreso
ricerco negli occhi del mio vessillo il sostegno.
Sarà gioia o sconforto
e giammai compromesso
d'imporsi all'ignoto destino lo sforzo.
Settembre 2018
C’è un posto
su quel nulla
per chi fugge
dalla guerra
E’ azzurro
come cielo,
è duro
come terra
Del viaggio
son compagne
la paura
e la speranza
E’ la vita
che qui urla
sulle onde
la sua danza
"Abbiamo solo i muri":
li alziamo per difenderci
dal pericolo di perderci
nella libertà dell'anima.
E quando disegniamo
graffiti e forme anonime
per tentare di allargare
lo spazio per i sogni
sono urla, grido e pianto
dei bisogni non espressi
sono lacrime sgargianti
le macchie di colore!
C'abbiamo solo i muri
a dividere i sogni
scomposti segni
di umana incoerenza.
Creiamo prigioni
di bisogni effimeri
capaci però
di legarci l'anima.
E nulla può
renderci liberi
i muri che alziamo
sono inscalfibili.