Quando giungerò presso i tuoi occhi
vedrò il tuo viso infin, tanto sognato
e dimentico di tutto il mio passato
con l’astuzia, il garbo i più bei trucchi
indurrò le tue labbra ad un sorriso.
Così il nostro incontro bramo e sogno
pensando al quando, al come e al dove
io, morto dentro e a gioia inviso.
Che strana cosa è mai la mente
che giudica incapace e inadatto
qual senso di impotenza che mi prende
nello scorger riflesso il mio ritratto!
Certo vorrei, a volte, esser più forte
e, a volte, qualche sogno mi rincuora
ma più spesso di desio moratoria
faccio tesoro, e dell’anima è la morte.
Agosto 2017
Squìttola il codìspolo
brillucignando panoramico
strimando il guarguarglìo
e attorcigliato sniffola.
Manstrofinando làntina
e strùffonsi lisciando
l’ispido pelo.
Inerstìto s’accràgnola
e tostorapido s’invola
al succoso mastico della
tradilante bascula.
Un frèmito clìccolo e
sfèrrula l’ostrìto
orrido rumorando
e il sangue gela venrappreso
Ritorna il codìspolo attrappìto
al suo bucìcolo nascosto
e trema, ma boccontenente
si consola, del fortunal sorpreso.
Febbraio 2019
Nello schermo dei ricordi
scorgo la mia immagine
e rivedo anche te,
gentile creatura.
L'allegra innocenza
ancora intatta
come l'intraprendenza
di scalare montagne di carta.
Pomeriggi assolati per nulla persi,
semplice gioia di incontrarci.
Suonavamo speranze,
ci sfidavamo a rimbalzi sul muro.
Che sete! Dissetiamoci
alla fontana del tempo,
quando eravamo bellissimi.
Gennaio 2018