Nel mondo che vivo
vorrei lasciare un mio segno:
una traccia su un muro,
una foto, un disegno.
Non sento il disagio
del tempo febbrile
guardandomi attorno
vorrei poter dire.
E saper poi vedere
con occhi diversi,
cercar la bellezza
in immagini o versi.
Di questo ho bisogno
per sentirmi più vivo
di un amore, di un sogno,
di un bacio furtivo.
Maggio 2017
Curioso ricerco
quel punto sul muro
un pennello cortese
ne ha salvato il ricordo.
Fievole traccia
bagnata ed asciugata
dagli umori del tempo.
Fioche ombre sul muro
suono di passi sul selciato
istanti di un tempo passato.
Gennaio 2019
Quando giungerò presso i tuoi occhi
vedrò il tuo viso infin, tanto sognato
e dimentico di tutto il mio passato
con l’astuzia, il garbo i più bei trucchi
indurrò le tue labbra ad un sorriso.
Così il nostro incontro bramo e sogno
pensando al quando, al come e al dove
io, morto dentro e a gioia inviso.
Che strana cosa è mai la mente
che giudica incapace e inadatto
qual senso di impotenza che mi prende
nello scorger riflesso il mio ritratto!
Certo vorrei, a volte, esser più forte
e, a volte, qualche sogno mi rincuora
ma più spesso di desio moratoria
faccio tesoro, e dell’anima è la morte.
Agosto 2017
Squìttola il codìspolo
brillucignando panoramico
strimando il guarguarglìo
e attorcigliato sniffola.
Manstrofinando làntina
e strùffonsi lisciando
l’ispido pelo.
Inerstìto s’accràgnola
e tostorapido s’invola
al succoso mastico della
tradilante bascula.
Un frèmito clìccolo e
sfèrrula l’ostrìto
orrido rumorando
e il sangue gela venrappreso
Ritorna il codìspolo attrappìto
al suo bucìcolo nascosto
e trema, ma boccontenente
si consola, del fortunal sorpreso.
Febbraio 2019