Per tre volte giro e mi volto
al corso del Campo che curva.
Ed urlo il cavallo, il ferro che orma sul tufo,
e inseguo della natia Contrada i colori,
e spingo il fantino, il respiro sospeso...
Infine d'intorno, il mio volto rappreso
ricerco negli occhi del mio vessillo il sostegno.
Sarà gioia o sconforto
e giammai compromesso
d'imporsi all'ignoto destino lo sforzo.
Settembre 2018