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Il Paradiso in Terra

Contributo al progetto "Tanti per Tutti" sul mondo del volontariato promosso dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche)

Realizzato da Andrea Moneti presso CAV - Centro Aiuto alla Vita di Campi Bisenzio ONLUS, Giugno 2015

Questo il testo di accompagnamento del portfolio.

Il paradiso in terra

Alcune cosa accadono senza una ragione precisa, apparentemente per una serie di eventi casuali che si intrecciano tra loro. C’è chi chiama questo Provvidenza.
Prendo un respiro dentro la mia auto, prima di fare un passo in una direzione che so già mi coinvolgerà profondamente. Tenterò di distaccarmi ma sarà un tentativo perso in partenza.

Questo non è un Progetto, ma una Ricerca.

Il sesto senso

Un corridoio lungo e buio, separato da una porta tenuta sempre chiusa a chiave dal portone di ingresso e che si affaccia su due stanze, anch’esse chiuse a chiave.

Entro in un locale e sono subito circondato da materiali, vestiti, armadi, scaffali fino al soffitto, scatole che coprono le finestre che quasi non c’è luce ma solo colore che si spande per le stanze né odore di stantio, segno che gli oggetti mantengono la propria dignità e si trattengono poco nello smistamento. Solo un odore dolciastro di banana matura, frutto di stagione donato della natura e strappato ai rifiuti della carità, che ricopre del suo giallo le buste piene allineate come soldatini su una fila di sedie.

Due donne e un ragazzo passano da una stanza all’altra, presto presto presto non perdiamo tempo che le cose corrono o forse sembra a me che sono entrato in un meccanismo avviato e cerco di carpirne il ritmo il senso e rendermi meno invadente possibile.
Qui si tocca, il bisogno. Si vede, si odora, si “sente”, anche senza la presenza delle persone bisognose.

Stride la mia presenza, il mio cuore si fa piccolo e timoroso anche delle cose che indosso: nei confronti del nulla anche una piccola cosa può apparire gigante.
Arrivano all’ora stabilita, puntuali. Non sono persone, sono storie. Le storie di una vita che non è memorabile, che non finirà sui giornali se non per motivi drammatici, di cui nessuno sembra preoccuparsi. E sono tanti, tanti, troppi. Invisibili. Ma reali, eccome.

Occorre ordine, precisione, nel raccogliere le richieste di pane (pane!), vestiti (vestiti!), piccoli giocattoli o peluche per i più piccoli, capaci di strappare per un attimo un sorriso.
Nei loro occhi disincanto, ferite aperte, un misto di dignità, rassegnazione e di sentimenti che ne basterebbe solo uno a schiacciare a terra qualsiasi persona piena di sé.

Hanno bisogno di cose pratiche, semplici, reali. Ma più di tutto occorre donare loro cuore, del sentimento. I beni materiali, seppur indispensabili, sono insensati senza la volontà di far del bene. E in questo spazio in cui l’orologio sul muro non segna i secondi ma solamente le persone che entrano ed escono, i cinque sensi si affievoliscono tutti un poco, per acuirne un sesto, quello della compassione.

Il Paradiso in terra

E se non credi nell’aldilà, se la tua Fede non fosse confermata oltre la morte?

La fonte di salvezza è quella di trovare il tuo Paradiso qui sulla terra.
qui, in questa stanza, il Paradiso puoi trovarlo negli sguardi, nelle mani tese, nei silenzi grevi di umanità di pudore e di bisogno, nei sorrisi dignitosi.
qui le parole che si scambiano non sono mai vuote o di maniera. Esprimono bisogni semplici ma reali e descrivono situazioni drammatiche. In modo rassegnato, a volte, a volte arrabbiato. Altre semplicemente con un tono sospeso, come immagini sfocate in un brutto sogno, dal quale sembra non ci si possa svegliare.
qui e ovunque gli occhi sono ben aperti, sospettosi di ogni buona notizia.

Perché quelle cattive sono state sempre più di quelle belle e quelle belle sempre offuscate dall’ombra dalle cattive. Il disincanto è sempre due passi avanti alla speranza.
Perché ci si ritrova così, e se ne sente la colpa, comunque. Poter dare un aiuto, aiutare la speranza a farsi strada, rendi questo il tuo Paradiso. La tua ricompensa è già qui, non rimandare.

Sabato, 13 Febbraio 2016

 

La fotografia non è solo impressione di immagini su un supporto digitale o su carta. Non è solo tecnica e meccanica.
"Siamo fatti della tesssa sostanza dei sogni". Per questo desidero che le mie fotografie narrino ricordi ed emozioni.

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