Salvatore Orlando -detto Totò- da oltre vent’anni si prende cura del sottopassaggio nel quartiere delle Cure a Firenze, un ambiente di 1000 metri quadri con ben otto uscite: un percorso quotidiano quasi obbligato per i residenti, che era diventato un pericoloso luogo di spaccio, consumo e microcriminalità. Con la sua costante presenza custodisce questo ambiente e lo tiene pulito senza alcun compenso, eseguendo anche dei piccoli lavori di manutenzione. Totò è benvoluto dagli abitanti del quartiere, parla con tutti nel suo stretto accento siciliano, diffonde della musica in sottofondo e suona le sue armoniche da vero maestro. Non è un senzatetto, ma passa gran parte del suo tempo lì, per quello che dice essere una “sua esigenza”.
Seppure con molte difficoltà è riuscito ad allontanare il degrado in questo piccolo angolo di Firenze, in cui è stato possibile rendere legale la street-art e dove ci si può immergere in un paesaggio di arte contemporanea, creatività e vita in costante mutazione.
Dal 2010 a Firenze esiste l’associazione “Angeli del bello”, che si impegna a ripulire angoli urbani degradati: Totò ne è stato certamente il precursore.
Di seguito un mio testo sul primo incontro con Il Sottopasso e con Totò - Agosto 2014.
Facile freno in bici sottopasso pieno di graffiti che il tetto è così basso però che luce e che colori freno la mia fretta e cerco segni conosciuti tra teste draghi colori e giallo e rosso e verde tracce spruzzate di notte agghiaccianti e inquietanti mostri e tag tag tag e da sopra il rumore del traffico e treni e tram e auto ma non vibra quanto il colore e le forme che ti lì sotto ti abbracciano - Totò è lì e come i graffiti ti assale (bonariamente) ma insistentemente si accalora e parla parla parla nu siculo che mancano i sottotitoli cazzo perdo pezzi e Comune e Polizia e mi vogliono fregare che “salvo la tua salute, i tuoi figli” dice “tengo pulito allontano i drogati e tengo pulito che nessuno sennò ci tiene” come casa sua solo che chi lo paga nessuno e lui ci tiene per davvero e parla strilla urla quasi che dico forse non c’è tutto ma invece non è cattivo non chiede soldi ma è un’esigenza tenere pulito e un servizio che salva vite Totò Dinamite protoangelo del bello del sottopasso crocevia di sorrisi delle Cure.